Tutto su Henné - Lawsonia inermis, cos'è, come si prepara, mix, qualità della polvere.

henna
Lawsonia Inermis

Comunemente conosciuta con il nome di Henné Rosso, la Lawsonia è una pianta originaria dell'area subtropicale mediterranea.
Si presenta come un arbusto, talvolta spinoso, con infiorescenze bianco-rosacee dal profumo intenso. La pianta è famosissima per le sue proprietà tintorie. Dalle sue foglie e dai suoi rami - essiccati e finemente triturati - si ottengono infatti delle polveri per tingere tessuti, pelle e capelli.
In particolare, è la polvere dei rami di questa pianta a conferire il colore arancio-rosso con cui tutti la conoscono, le foglie invece daranno una colorazione che vira al castano.
La forza colorante è data dalla presenza del Lawsone, la cui concentrazione risulta più elevata nelle piante coltivate in climi molto caldi. Questo implica, di conseguenza, che le piante provenienti dalle aree di coltivazione più calde siano anche capaci di rilasciare un colore più intenso e caldo, influenzando direttamente la scelta nell'acquisto delle polveri.
Oltre alle proprietà tintorie, la Lawsonia ha anche proprietà antimicotiche, astringenti, gastro-regolarizzanti e oxitociche.

Lawsonia e capelli
Risultato henné, henna result
Risultato henné su capelli biondi

La Lawsonia (come tutte le altre henné) ha un potere filmante, ossia avvolge il capello in una guaina dando, questo ha dei vantaggi che le tinte sintetiche non hanno:
  • Ispessimento del diametro del capello (e quindi anche un aumento della massa complessiva)
  • Resistenza agli stress meccanici (tensione, torsione)
  • Impermeabilità
  • Maggiore districabilità
  • Maggiore lucentezza
Oltre a tutti questi vantaggi, la Lawsonia conferisce alla chioma anche un colore che può virare dall'arancio peldicarota (se applicato su chiome bionde), a un rosso più o meno visibile (se applicato su chiome castane), o semplici riflessi ciliegia-prugna (su chiome more). La resa tintoria della pianta dipende molto dal colore di base da cui si parte.
La tintura con la Lawsonia è permanente, per quanto infatti il colore scarichi leggermente dopo lo shampoo, resta comunque un residuo del pigmento che sarà più visibile quanto più è chiaro il colore naturale del capello.
Inoltre questa tintura tende alla stratificazione, che se da un lato migliora il potere filmante, dall'altro avrà come conseguenza quello di scurire il colore, fino a farlo virare a toni molto più cupi della prima applicazione. Salvo non si miri a scurire, quindi, occorre tagliare la dose per la tinta con erbe che conferiscono riflessi chiari, come la Cassia Obovata o la Ziziphus Spina Christi.
Unica controindicazione della tintura all'henné, se così possiamo chiamarla, è la tendenza a seccare il capello (soprattutto se l'impacco è realizzato con elementi acidi quali limone e aceto). L'inconveniente può essere risolto aggiungendo una sostanza idratante (gel ai semi di lino, maschere) e nutritiva (oli o burri) nell'impasto.


Riconoscere una buona polvere

Henna powder

Le polveri migliori sono quelle per tatuaggi, macinate finissime, fresche di raccolto (dove potete trovare l'anno del raccolto nella scatola). La polvere di henné fresca risulta di un bel verde chiaro brillante, indice della buona qualità tintoria e della freschezza della polvere. Una polvere più vecchia risulterà di un verde più sbiadito oppure più scuro e tendente al marrone sabbia.
 Indubbiamente una polvere di qualità risulterà impalpabile e morbida come cipria sotto le dita. Prodotti sabbiosi sono infatti frutto di scarti della pianta, che non sono dannosi, ma avranno una resa tintoria minore.
La cosa importante di cui ci si deve assicurare al momento dell'acquisto, è che l'INCI della confezione (anche il prodotto sfuso arriva in negozio in confezioni da 1 o 2 kg su cui è riportata l'etichetta degli ingredienti) riporti esclusivamente Lawsonia Inermis 100%. Soltanto questa dicitura, infatti, assicura un prodotto puro.
Talvolta le confezioni già pronte possono contenere altri ingredienti, ad esempio altre piante atte a virare leggermente il colore finale della tinta. 
L'importante è che non sia presente il picramato di sodio, un additivo colorante sintetico rosso, che si usa addizionato ad Henné di scarsa qualità e in somministrazioni continue, o in dosi superiori al 2% può rivelarsi pericoloso. Per capire se è presente il picramato, la polvere deve presentarsi di un bel verde brillante in una miscela di henné puro di sola Lawsonia. Se all'interno di una scatola contenente lawsonia in purezza, la polvere si presenta marroncina, è molto probabile che l'henné non sia puro. Se aggiungendo acqua la polvere diventa subito di un rosso scuro, allora potrebbe con molta certezza non trattarsi di un henné puro, ma addizionato con picramato di sodio.

Mix a base di henné 

In commercio possiamo trovare diversi mix contententi henné, oppure l'henné stesso accompagnato da un diverso colore, per esempio "Henné nero" "Henné biondo" Henné mogano". Vediamo di fare chiarezza su questo punto.  Il termine "Henné" o "Henné naturale" designa normalmente la Lawsonia inermis, pianta di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, tuttavia possiamo trovare dei mix tintori in commercio dove oltre alla semplice lawosnia sono presenti altre piante in diverse percentuali, per far tendere il colore più al castano, più ad un rosso più scuro, più al giallo o più al nero.
• Henné naturale (henné rosso, o rame): 
La polvere dovrebbe contenere solo pura lawsonia (inermis o alba) che apporterà dei riflessi ramati ai vostri capelli e se li avete chiari di natura, a forza di utilizzarla scurirà i vostri capelli colorandoli di tonalità rosse più o meno scure a seconda del vostro colore di partenza e della frequenza con la quale ne fate uso.  
• Henné nero (Indigo): 
In realtà una miscela di questo tipo non dovrebbe contenere affatto lawsonia, oppure ne contiene solo in parte, ma la pianta dominante sarà l'Indigofera Tinctoria, che scurisce molto i capelli facendoli tendere al nero (talvolta con riflessi blu) se presente una precedente stratificazione di henné. Ne viene sconsigliato l'uso su capelli chiari in quanto può favorire la comparsa di riflessi verdi. (l'indigo tinge di azzurrino). Diffidate degli Indigo contenenti PPD o para-fenildiammina, si tratta di una sostanza fortemente allergizzante vietata in alcuni stati. Pensate al vostro cuoio capelluto e ai problemi dermatologici che rischierebbero di conseguersi. Per essere certi che questo additivo non sia presente, la polvere deve presentarsi verde pisello e non marrone/nera. L'acqua sulla polvere sarà bluastra-nera e non brunastra. 
• Henné biondo:
Contiene un mix di piante che permettono di ravvivare un biondo, di dorare un castano o di aggiungere nuances cedrate. Non renderà un castano biondo, in quanto non trattandosi di una colorazione chimica, non andrà a decolorare i capelli. Di solito nei mix potete trovare in quantità diverse: camomilla, rabarbaro, cassia e talvolta anche curcuma.
• Henné mogano o rosso scuro:
Questi hennè sono generalmente composti da Lawsonia inermis con addizione di una piccola quantità di altre piante scurenti quali Indigo, amla, katam o talvolta mallo di noce. Possiamo anche trovare piante che possono intensificare le nuances e i riflessi rossi, come per esempio Ibisco in polvere, alkanna o robbia. Qualche volte possiamo trovare l'aggiunta di Sodium Picramate (picramato di sodio), additivo chimico allergizzante, che normamente non deve superare lo 0.1% d quantità sul totale del prodotto. Il picramto è un colorante chimico che tinge di un rosso-più intenso facendo talvolta virare il tono ad un rosso-violino. Aiuta a ridurre i tempi di posa per l'henné. 
 • Henné castani e castani scuro:  
In questi mix di henné troviamo sempre la lawsonia addizionata a Indigo o altre piante scurenti in diverse frazioni a seconda del tipo di tono indicato. Per un castano più scuro la quantità di Indigo sarà superiore.

 Tutorial su come preparare e applicare l'henné (a venire)

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